lunedì 12 dicembre 2016

Castigo

Per me un periodo buio. Da tempo ho questo tomo nel "mucchio" dei libri da leggere. Credo che ora sia il momento giusto.

mercoledì 7 dicembre 2016

martedì 29 novembre 2016

Pensando

L'amore non esiste. Esistono l'empatia, la compassione, il sesso. Il resto è paura.

lunedì 24 ottobre 2016

...uno strano desiderio di morte

"Ormai è una parola abusata e banale, disperato, ma è una parola seria, e la sto usando seriamente. Per me indica una semplice combinazione – uno strano desiderio di morte, mescolato a un disarmante senso di piccolezza e futilità che si presenta come paura della morte. Forse si avvicina a quello che la gente chiama terrore e angoscia. Ma non è neanche questo. È più come avere il desiderio di morire per sfuggire alla sensazione insopportabile di prendere coscienza di quanto si è piccoli e deboli ed egoisti e destinati senza alcun dubbio alla morte. "
D.F.Wallace

Veramente bella la biografia di D.T.Max dedicata a Wallace. Rivelatrice di una vita intensa e problematica, tra passioni e dipendenze, ma soprattutto la storia di un ragazzo che aveva capito molto dei demoni di questa società e della continua "distrazione" che ci impedisce di chiederci cos'è vivere.

lunedì 5 settembre 2016

Paradossi temporali

PREDESTINATION. Un film che mi ha stupito. Argomento fantascientifico non banale. Parte piano, si ingarbuglia e alla fine si rivela. Bello il finale che lascia attoniti davanti a ciò che ci sembra impossibile. Ma poi non puoi fare a meno di pensarci e farti delle domande. Lo riguardi volentieri una seconda volta. E ti rifai le stesse domande alle quali probabilmente non sei "programmato" per poter rispondere.
Tratto da un racconto di Heinlein che non sono riuscito a reperire e che mi piacerebbe leggere. Una sorta loop infinito dell'esistenza, con dissertazioni sul libero arbitrio e sul senso del tempo. Non si può dire di più per non rovinare la sorpresa...solo una frase:
"Io lo so, da dove vengo… Ma tutti voi, zombi, da dove venite?"

...pillole di mondo

Una raccolta di pillole di mondo. Storie brevissime, due pagine, pochi minuti. Mai banali. Un libro che ti porti volentieri in giro  e quando devi perdere cinque minuti lo apri, leggi una storia, lo metti via e ne passi altri cinque, di minuti, a rimuginare sul contenuto. Bravo Carofiglio.

martedì 26 luglio 2016

zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.............

Don De Lillo - Rumore Bianco:

Destabilizzante il romanzo di De Lillo, come spesso ti accade leggendo cose sue. Centrato il titolo (che inizialmente doveva essere Panasonic e non White Noise). Ma forse è quest'ultimo il titolo più azzeccato: quel rumore di fondo che copre tutto, quello snervante suono di mancanza di ricezione, il nostro essere avvolti e "coperti" da mille inutili informazioni, il nostro continuo perdere tempo comprando cose e ascoltando tutto e niente. "Inganniamo il tempo" ignorando la certezza di non averne. La morte è fra un attimo.

“Bisogna chiedere a se stessi se tutto ciò che si fa in questa vita avrebbe le stesse caratteristiche di bellezza e significanza senza la consapevolezza che si tende a una linea finale, a un confine, a un limite.”

“Chi morirà prima? Domanda che si presenta di quando in quando, come, per esempio: dove sono le chiavi dell’auto?”

“La gente va in ferie non per riposare o divertirsi o vedere posti nuovi, ma per sfuggire alla morte insita nelle cose di tutti i giorni.”

mercoledì 6 luglio 2016

...il bordo vertiginoso delle cose

"A noi preme solamente il bordo vertiginoso delle cose..."

Un bel libro: ricordi, adolescenza, disillusione, amarezza, passione, delusione, successo, fallimento, viaggio, speranza.

giovedì 16 giugno 2016

giovedì 5 maggio 2016

Spoon River


Scholfield Hurley
(Edgar Lee Masters - Antologia di Spoon River)

Dio! non chiedermi di elencare le tue meraviglie
Ammetto le stelle e i soli
e i mondi innumerevoli.
Ma io ho misurato le loro distanze
e li ho pesati e ho scoperto le loro sostanze.
Ho inventato ali per l'aria,
e chiglie per l'acqua,
e cavalli di ferro per la terra.
Ho esteso la visione che mi hai dato, un milione di volte,
e l'udito che mi hai dato, un milione di volte,
ho valicato lo spazio con la parola,
e preso dall'aria il fuoco per avere luce.
Ho costruito grandi città e perforato colline,
lanciato ponti su acque maestose.
Ho scritto l'Iliade e l'Amleto;
e ho esplorato i tuoi misteri,
e ti ho cercato senza posa,
e ti ho ritrovato dopo averti perso
in ore di stanchezza -
E io ti chiedo:
ti piacerebbe creare un sole
e l'indomani avere i vermi
brulicarti fra le dita?

mercoledì 4 maggio 2016

Spoon River


Eugenia Todd
(Edgar Lee Masters - Antologia di Spoon River)

Qualcuno di voi, viandanti,
ha mai avuto un vecchio dente che era un incessante fastidio,
o un dolore nel fianco che mai realmente l'abbandonava?
O un'escrescenza maligna che aumentava col tempo?
In modo che anche nel torpore più profondo
v'era l'ombrosa coscienza o il fantasma del pensiero
del dente, del fianco, del tumore?
Così anche l'amore contrastato, o l'ambizione sconfitta,
o uno sbaglio nella vita che ha sconvolto l'esistenza
irrimediabilmente sino alla fine,
come un dente, o una fitta nel fianco,
scorreranno nei sogni, nel sonno finale
fino a che libertà perfetta dalla sfera terrestre
giunge a voi come chi si desta
guarito e lieto al mattino.

lunedì 7 marzo 2016

...il tempo non esiste

..."Perché noi percepiamo il tempo? Io fra un po’ devo smettere perché mi è stata data mezz’ora di tempo. Il tempo, per noi, c’è. Non c’è una contraddizione fra il fatto che il tempo non ci sia a livello fondamentale, e noi che percepiamo il tempo. Pensate all’alto e il basso. Noi abbiamo una percezione fondamentale del mondo dove c’è il su e il giù. Sappiamo da Newton, che nell’universo non c’è l’alto e il basso. Gli astronauti che volano fuori dalla Terra, non hanno un alto e un basso. Per loro, tutte le direzioni sono uguali. Quindi, noi sappiamo che a livello fondamentale del mondo, non c’è l’ alto e il basso, ma per noi c’è l’alto e il basso. Però sappiamo come nasce, come emerge l’alto e il basso. Sappiamo che noi siamo sulla Terra, c’è la forza di gravità che ci schiaccia, quindi qui, sulla superficietta sopra la terra, è ben definito l’alto e il basso. Altrove, no. Quindi sappiamo come emerge e in che situazione particolare emerge il concetto di alto e basso, che ci serve nella nostra vita quotidiana. Domanda…  ammettiamo che, al livello fondamentale, il tempo non c’è, l’universo non ha tempo. Domanda: “Come emerge il tempo per noi? Che cos’è questa cosa che noi percepiamo, che è il tempo?” Bene, su questo stanno lavorando alcuni gruppi di ricerca nel mondo, ci sono delle idee, vi voglio parlare dell’idea che, a me, sembra più interessante. Che è questa. [...]"Noi abbiamo un’immagine molto grossolana del mondo. La maggior parte dei dettagli microscopici della realtà non li vediamo. Noi vediamo solo qualcosa. Noi non vediamo il mondo nella sua complessità, lo vediamo molto semplificato. È solo in questa semplificazione, in questa visione approssimativa statistica, che nasce l’ordine dello spazio-tempo e, in particolare, nasce l’ordine del tempo lineare. Io credo che questa nascita riguardi, non tanto il mondo in sé, ma il modo in cui noi vediamo il mondo, il modo in cui noi organizziamo il mondo. Questo vuol dire, quindi, che non è un unico Shiva che danza e che tiene su il mondo, ma siamo noi, nella nostra percezione del mondo che creiamo il tempo che passa. Io penso, alla fine, anche se non ho idee chiare di come, in che modo, che il tempo siamo noi. "
Carlo Rovelli, 2012

lunedì 8 febbraio 2016

A lezione di fisica

Sette brevi lezioni di fisica - Carlo Rovelli

Un libretto che vola via in un paio d'ore. E parla di fisica, di cose enormi e piccolissime, complicate, ma ne parla come se ne parlerebbe fra amici (magari ogni tanto si parlasse anche di queste cose...). Un libro che non approfondisce nulla, niente formule, niente dettagli. Dopo, volendo, uno si procura altro materiale per approfondire, ma intanto si prende questa sventagliata di sempli-fisica e in un paio d'ore si riempie di cose tanto grandi che non le puoi contenere. E ti fa proprio bene. Per quel poco tempo che tieni in mano il libro capisci (ma poi purtroppo te lo dimenticherai di nuovo) che tutti i tuoi affanni e tutte le cose per cui ti sbatti nella giornata, o almeno la maggior parte di queste cose, e tutti i crucci e le paranoie che ti ficchi in testa, e il tuo futile (ma necessario) tentativo di riempire almeno il tuo tempo libero con qualcosa che ti appaga, tutte queste cose sono così poco. E l'altra cosa incredibile è che tutto questo caos, dalle particelle al cosmo, sembra muoversi rispettando alcune regole, e qualcuna di queste regole gli uomini l'hanno capita. Poi ne capiremo altre e forse la più importante delle rivelazioni sarà: siamo tristemente insignificanti in tutto questo... o forse no.
Comunque, il solo fatto che un libretto così ti ficchi in testa tante domande, per me gli fa meritare un 10 e lode. Leggetelo.

Scrive Rovelli: "Certo, ci vuole un percorso di apprendistato per digerire la matematica di Riemann e impadronirsi della tecnica per leggere quest’equazione. Ci vuole un po’ d’impegno e fatica. Ma meno di quelli necessari per arrivare a sentire la rarefatta bellezza di uno degli ultimi quartetti di Beethoven."

mercoledì 3 febbraio 2016

Sulla traccia di Nives

Erri De Luca – Sulla traccia di NivesNives Meroi, famosa alpinista italiana, è impegnata nel sogno di salire tutti i 14 ottomila del mondo. Lo fa in stile alpino, con poco materiale, lo stretto necessario, in compagnia del marito e di un amico fotografo. E’ un approccio puro all’ascesa quello di Nives e pieno di rispetto per la natura e per la montagna. Nives tenta e ritenta, molte volte torna indietro, rinuncia, poi riprova. La bravura dell’alpinista sta proprio lì, nel saper rinunciare quando si deve farlo e nella forza di ritentare. “Una cima l’hai conquistata quanto sei ridisceso” dice Nives. Il ritorno, la discesa, fanno parte dell’impresa. Erri De Luca dialoga con Nives durante una delle sue imprese, la segue e parla con lei della fatica, di ciò che spinge una persona ad affrontare un tale carico di rischio, paura, sofferenza, ma anche meraviglia, beatitudine. Cosa cerchiamo sulla cima dei monti? Non è facile trovare libri su questi argomenti che hanno per protagonisti una donna. L’alpinismo non è terreno molto frequentato da donne purtroppo. Ed è bello notare che nell’alpinismo di Nives c’è l’amore per il marito. Il loro rapporto è parte integrante della loro esperienza in alta quota. Si condividono le difficoltà, la fatica, le gioie. E forse si riesce anche a condividere la solitudine. Un libro veloce e piacevole, se piace lo stile un po’ arzigogolato e retorico (ma anche poetico)  di De Luca.

lunedì 11 gennaio 2016

Buon viaggio starman David

10-9-8-7-6-5-4-3-2-1 Ignition!
Il razzo di Bowie è partito oggi. Buon viaggio David!